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Dalla Beat Generation ai giorni nostri
Fantastico viaggio con l'Orchestra di Renzo Arbore |
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Così il Tempio della Cultura Italiana celebra i 150 anni dell'Unità. Alla pedana: Carlo Presenti, diretttore Italian Institute; Thomas H. Green, la penna rock del giornalismo musicale; Antonio Caprarica, direttore della Rai di Londra.
Un personaggio poliedrico, foggiano ma napoletano adottato, con una creatività senza limiti ed eternamente giovane. Aldo Grasso, noto critico televisivo, ama descriverlo come un artista che “fa la jam session delle parole”. Queste affermazioni potrebbero descrivere pienamente Renzo Arbore, musicista, regista ed autore televisivo, nonché esperto giornalista musicale e scopritore di talenti. Renzo Arbore è stato ospite all’Istituto Italiano di Cultura ed è stato intervistato dal corrispondente britannico della Rai Antonio Caprarica.
Incalzandosi con reciproche battute, Arbore ha ripercorso con il giornalista le fasi più importanti della sua carriera musicale ed artistica. La diffusione della cultura italiana nel mondo è stata al centro dell’incontro ed Arbore ne è artisticamente e mondialmente l’artefice. L’artista ha infatti creato la sua orchestra di musica italiana nel 1991, formando poi nel 2002 la sua orchestra jazz chiamata “Arbore e i suoi swing maniacs”. Grande amante del Jazz, riesce a contaminare musica napoletana ed improvvisazione.
Sulla possibilità di coniugare tradizione napoletana e jazz, Arbore non ha dubbi nel ritenere che “la nobiltà delle partiture delle canzoni napoletane può essere combinata con il jazz; molte di queste canzoni come le romanze e le rapsodie sono destinate a sopravvivere.”
La sua natura improvvisativa è una caratteristica che si ritrova anche nell’esperienza radiofonica di “Bandiera Gialla” ed “Alto Gradimento” con Gianni Boncompagni, dove i due autori improvvisavano senza nessun copione. Inoltre riesce ad applicare questo principio di commistione anche nei suoi programmi televisivi, dove nulla è scritto. Fra i suoi successi televisivi troviamo "L’altra domenica" (1976-1979); "Quelli della notte" (1985); "Indietro tutta" (1988). Pur non volendo parlare molto di televisione, Renzo Arbore non si fa mancare l’occasione di mostrarci il suo occhio critico sui palinsesti attuali. Egli dichiara: ”La televisione oggi è molto più confezionata come fosse un McDonald, mentre io cerco i jazzisti della parola.”
Incoronato sui palchi mondiali Arbore ha fatto apprezzare la musica italiana rendendola sempre attuale, in particolar modo l’orchestra italiana diffonde nel mondo la canzone napoletana contaminandola con lo shuffle del Blues, le sonorità del Country e rivalutando soprattutto il ruolo del mandolino. Quest’anno l’artista si propone di festeggiare i venti anni della sua orchestra in concomitanza con i 150 anni dell’unità italiana.
Arbore è attualmente presidente dell’Associazione italiana dei Disc Jockey e presidente di Umbria Jazz, la più grande manifestazione italiana che raccoglie musicisti da tutto il mondo. |
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Viva l’Italia |
Erano presenti le case storiche: Mariano Rubinacci, Brioni, Canali, Valentino, Fendi, Krizia, Missoni, Laura Biagiotti, Caovilla, Versace, Gucci, Corneliani, Ferragamo, Bottega Veneta, Moschino, Diesel, Kiton, Fratelli Rossetti, Tods, Armani, Cesare Paciotti, Buccellati, Dolce & Gabbana, Pal Zilieri, Pomellato, Etro, Geox, Prada, Vicedomi, Max Mara, Loro Piana, Furla, Zegna, Benetton, Carpisa, Roberto Cavalli, Boggi |
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