Il settore
degli
acquisti
adesso è
nelle mani
di quattro
grandi
supermercati
e di catene
di negozi. I
soli
supermercati
controllano
il 70% delle
vendite. Il
criterio di
acquisto dei
'buyers' è
spesso
dettato
dalle
esigenze di
mercato, ma
è anche
frutto della
personale
intuizione
di chi
decide di
lanciare un
nuovo tipo
di vino o di
incoraggiare
le vendite
dei prodotti
di un certo
Paese
piuttosto
che di un
altro. |
I
maggiori
fattori
esterni che
influenzano
le scelte
del
compratore
sono la
pubblicizzazione
sui mass
media, i
programmi
televisivi,
gli articoli
su riviste
del settore,
la
partecipazione
dell'Italia
alle varie
fiere,
seminari,wine-tasting
etc. Perciò
occorre
maggiore
supporto
delle
Istituzioni
italiane per
la
promozione
del settore
enologico, e
nello stesso
tempo, un
migliore
rapporto
qualitàprezzo.
Infatti, due
delle
ragioni che
stanno
contribuendo
al declino
delle nostre
vendite sono
l'aumento
dei prezzi e
la virtuale
mancanza di
fondi a
disposizione
per le
promozioni.
Per esempio,
quando
presentiamo
alla grande
distribuzione
il Barolo,
con
l'aumento
del prezzo
60% negli
ultimi anni,
ci sentiamo
rispondere
che è venuto
meno il
rapporto di
convenienza
qualità-prezzo
e che altri
Paesi
offrono
simili vini!
La stessa
sorte tocca
al Chianti
Classico
(+30%). Il
fattore
prezzo è
sulla bocca
di tutti gli
addetti ai
lavori e non
può che
influenzare
negativamente
la decisione
di acquisti
in nostro
favore.
Questo
ingiustificabile
aumento dei
prezzi non
poteva
capitare in
un momento
peggiore,
proprio
quando il
governo ha
deciso di
‘risparmiare’
tagliando i
fondi
promozionali,
una mossa
del tutto
sbagliata.
Purtroppo,
questi tagli
da parte
dell'Istituzione
italiana
hanno
contribuito
molto
probabilmente
ad abbassare
le vendite
del 25%.
Adesso,
anche se sul
mercato
inglese ci
sono i
migliori
prosecchi e
vini rossi
di qualità
superiore,
non ci
rimane che
aspettare
momenti
migliori. |
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HallgartenDruitt's
stand,
distributore
di vini
italiani di
qualità. |
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