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Snejider
vengono
parate da
Butt, ma la
partita,
molto
tattica, si
incattivisce
e Webb
regala il
giallo a
Demichelis e
Chivu. Ci
vuole un
dettaglio,
come dice
Van Gaal. Al
34' Julio
Cesar si
inventa un
rilancio di
60 metri che
Milito di
testa smista
a Snejider.
L'olandese
gli
restituisce
il pallone
con
l'argentino
già scattato
come un
falco.
Demichelis
si fa
bruciare e
Milito si
presenta da
solo,
ritarda un
po' per
sbilanciare
Butt e lo
batte
all'angolo.
Un gol alla
Milito, che
orienta una
finale
Champions
finora
complicata.
Per il
Bayern è un
colpo
tremendo:
barcollano,
cincischiano
e al 42' gli
stessi
interpreti
sfiorano il
bis:
Snejider
allarga a
Milito che
scende a
sinistra e
crossa, i
centrali
dormono di
nuovo ma
Snejider,
solo, si fa
parare da
Butt. Dopo
15" della
ripresa
Muller solo
di fronte a
Julio Ceser
si fa
respingere
il tiro. Ma
l'Inter
insiste: i
tedeschi
protestano
per un
intervento
robusto di
Samuel,
l'azione
prosegue:
Milito si
bene due
avversari,
centra per
Pandev il
cui tiro
costringe
Butt in
angolo. Van
Gaal toglie
l'inutile
Altintop ed
entra Klosa,
Dopo un
salvataggio
di testa di
Lucio, al
20' gran
tiro a
cercare
l'altro
angolino di
Robben, ma
Julio Cesar
ci arriva. E
in
contropiede
ancora il
Principe
chiude in
conto:
avanza
sornione
sulla
sinistra,
'mata' Van
Buyten con
una finta,
entra in
area e come
nel primo
tempo
giustizia
Butt. E' il
colpo del
ko. Van Gaal
prova la
carta Gomez,
trascurato
in stagione,
Mourinho
rafforza il
centrocampo
con Muntari.
Ma non c'é
nulla da
fare:
Mourinho
concede la
passerella a
Milito e uno
spicchio di
finale a
Materazzi.
poi
l'esplosione
di felicità,
l'inizio di
una notte di
follie. Da
domani si
attenderà il
responso di
Mourinho,
orientato a
ricostruire
il Real.
Ma stanotte
non è tempo
di
malinconia,
la festa è
troppo
grande per
rovinarla.
L'Inter è
regina
d'Europa e
vuole aprire
un ciclo
anche fuori
d'Italia.
"Solo il
Real si è
interessato
a me, ma io
non ho
parlato con
nessuno e
non ho
firmato
nulla: ho
promesso che
avrei
parlato dopo
la finale".
Lo ha detto
José
Mourinho, a
Sky,
confermando
che il suo
destino è a
Madrid. "Io
quando vinco
non mi
fermo, e qui
ho vinto
tutto: ho
vinto la
Champions
con due
club, posso
farlo con
tre". Poi il
rapporto con
l'Italia:
"Tante cose
non mi sono
piaciute: da
3-4 mesi
penso di
andare via".
"La squadra
sentiva una
grande
responsabilità.
E' una
bellissima
emozione, la
squadra ha
fatto una
partita
perfetta.
Per me è una
grande
felicità
rivivere le
emozioni di
tanti anni".
Queste le
prime parole
del
presidente
dell'Inter
Massimo
Moratti a
pochi
istanti
dalla
vittoria
della
Chmpions a
Madri.
"Adesso - ha
aggiunto
Moratti ai
microfoni
della Rai -
vado ad
abbracciarli".
José
Mourinho
esulta e
lancia baci
ai tifosi
interisti,
senza
trattenere
le lacrime:
al termine
della
vittoria in
finale
Champions
col Bayern,
abbracci in
campo al
Bernabeu tra
tutti i
giocatori,
con il
capitano
Zanetti in
lacrime. Non
le ha
trattenute
neanche
Mourinho,
accreditato
di un addio
alla
panchina
nerazzurra
dopo questa
partita. Il
portoghese,
che ha
stretto la
mano al
rivale Van
Gaal un
minuto prima
del fischio
finale, ha
abbracciato
il
presidente
Moratti
sceso anche
lui sul
terreno di
gioco, ha
pianto, e
poi ha
portato in
giro per il
campo il
figlio, a
cavalcioni
sulle sue
spalle.
"Una
stagione
meravigliosa
per me che
sono
arrivato a
gennaio.
Ringrazio
tutti mi
sono
inserito
benissimo.
Abbiamo
fatto grande
partita e
meritiamo di
vincere
questa
Champions
avendo
eliminato
Barcellona e
Chelsea". Il
primo
pensiero
dell'attaccante
dell'Inter,
Goran Pandev
dopo aver
vinto la
Champions
League è per
il suo
allenatore
che potrebbe
lasciare il
club
nerazzurro a
fine
stagione:
"Ora -
aggiunge ai
microfoni
della Rai
l'ex laziale
- godiamoci
questa
Champions e
speriamo che
mister
Mourinho
rimanga,
così ci
ripetiamo"
"Il prossimo
anno resti?
Speriamo,
nel calcio
non si sa
mai.
Ringrazio
l'Inter, il
presidente,
al mister
per avermi
voluto
l'estate
scorsa. Sono
felice, poi,
per il
prossimo
anno
vediamo".
Diego
Milito,
autore dei
due gol con
cui l'Inter
ha battuto
il Bayern e
conquistato
la Champions
League, ai
microfoni di
Sky Sport
non esclude
un addio
alla squadra
nerazzurra
per la
prossima
stagione.
Cosa provi
in questo
momento? "E
una gioia
mai provata,
incredibile,
sono
felicissimo
per l'Inter,
perché ci
tenevamo
tanto a
questo
traguardo,
per il
presidente,
che è il
primo a
meritare
questo
trofeo.
Siamo -
aggiunge
Milito -
troppo
felici e
provo una
sensazione
unica".
Milito
ancora dopo
campionato e
Coppa
Italia.
"Questo è il
calcio, sono
felice. Il
calcio -
chiude
l'attaccante
argentino -
dà sempre
una
rivincita:
ho lottato
sempre,
cercando di
dare sempre
il massimo,
di imparare,
anche se ho
30 anni.
Sono troppo
felice, lo
meritiamo,
lo merita il
presidente,
lo merita la
società.
Vediamo il
prossimo
anno".
Esplode la
gioia della
Milano
nerazzurra.
Al triplice
fischio
dell'inglese
Webb che
sancisce il
ritorno del
Biscione sul
tetto
d'Europa
dopo 45
anni, la
città che
tifa Inter
ha fatto
risuonare
per le vie
della
metropoli
tutta la sua
gioia.
Epicentro
dell'Inter-mania,
Piazza
Duomo.
Gremita già
due ore
prima
dell'inizio
della sfida
di Madrid -
ben oltre i
cinquantamila
della festa
scudetto, i
tifosi
debordati
anche in
Galleria
Vittorio
Emanuele,
Piazza
Cordusio e
Piazza della
Scala - il
salotto di
Milano è
impazzito di
gioia al
termine
della gara
decisa da
una
doppietta di
Diego
Milito. Il
boato della
gente
nerazzurra
stretta
davanti al
Duomo ha
amplificato
le urla di
gioia
provenienti
dalle tante
case con le
finestre
aperte - a
causa del
primo caldo
stagionale -
e dagli
altri punti
di
aggregazione
dei
sostenitori:
l'Arena e
Piazza Duca
d'Aosta,
proprio
dinnanzi
alla
Stazione
Centrale,
dove si sono
radunate
altre
migliaia di
persone.
Alla
conclusione
delle
ostilità sul
campo di
Madrid,
migliaia di
tifosi hanno
iniziato a
scemare per
le vie del
centro, da
Corso
Vittorio
Emanuele
sino a
Piazza
Castello
mentre sulle
arterie
cittadine
sono
iniziati
caroselli
festanti di
macchine e
motorini.
Altissimi i
decibels dei
cori
dedicati, in
maniera
particolare,
a Mourinho e
al Principe
- forse Re
da questa
notte -
Milito.
"Moratti è
stato
grande, la
squadra e
Mourinho
anche".
Queste le
prime parole
del
presidente
del Coni
Gianni
Petrucci
subito dopo
la vittoria
della
Champions da
parte
dell'Inter.
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Greco