L’Ambasciatore
ha
dichiarato:
“Sono molto
onorato di
essere
presente
all’inaugurazione
della Scuola
Italiana di
Londra, la
cui apertura
inorgoglisce
tutti noi
italiani.
Sono certo
che oggi
prende
l’avvio un
progetto che
potenzialmente
potrà
diventare
punto di
riferimento
per la
nostra
comunità, e
per questo
sono grato
alla
Emanuela
Federspil e
a tutti
coloro che
si sono
impegnati
efficacemente
e con
tenacia per
realizzarlo”.
Il Board of Governors che guida la
Charity – ente no profit – che ha dato
vita al progetto è formato da un gruppo
di italiani residenti a Londra,
professionisti con esperienze in campo
legale, dell’educazione, della finanza,
con l’obiettivo di creare “La scuola
italiana a Londra”. La scuola prevede
un’insegnamento totalmente bilingue e
biculturale, in cui il programma di
studi della scuola italiana verrà
integrato e completato da quello
inglese.
Il
progetto nasce nel 2006 come un mero
studio di fattibilità da presentare alle
autorità italiane. È solo pochi mesi piú
tardi che il gruppo, che si incontra
mensilmente e si suddivide in tre team
che lavorano simultaneamente e si
occupano di: business plan, piano
didattico, ricerca immobile e fondi,
decide di passare ad una fase di
attuazione. Dopo varie consultazioni con
Ambasciata e Consolato, il 25 gennaio
2007 viene fondata ufficialmente la
società ‘La Scuola Italiana a Londra
Ltd’ (Registered Company No 6046404) che
in luglio viene riconosciuta come
Charity, dalla Charity Commission di
Londra (Registered Charity No 1119966).
Laura Marani, una vita come insegnante e
poi preside di una delle più prestigiose
scuole femminili della capitale
britannica, dichiara: “Vogliamo creare
una scuola italiana sí ma compiutamente
inserita nel contesto anglosassone in
cui è chiamata ad operare; capace di
integrare il programma didattico
italiano, punto di forza
internazionalmente riconosciuto del
nostro sistema scolastico, con gli
aspetti migliori del sistema inglese che
sono gli obiettivi educativi e la
metodologia”.
“È stata nostra intenzione, fin
dall’inizio, creare una scuola italiana
accessibile a tutti, che sia anche un
punto di incontro per la comunità
italiana e di promozione della nostra
lingua e cultura a Londra e nel Regno
Unito”, dice Francesca Nelson-Smith,
fondatrice dell’iniziativa.
“L'idea portante dell'intero progetto –
spiegano i promotori guidati da Emanuela
Federspil Bernstorff, Chair e fondatrice
della charity - è che il bilinguismo non
sia soltanto la capacità di
padroneggiare perfettamente due lingue,
ma anche una forma di pensiero più
aperta e matura. Il bilinguismo e
l'interculturalità sono fattori
fondamentali per insegnare alle nuove
generazioni ad abbracciare la diversità
e complessità della realtà contemporanea
e per far dei nostri figli dei veri e
propri cittadini del mondo”.
Nel Regno Unito vivono 166.000 cittadini
che hanno conservato la cittadinanza
italiana, che è una percentuale molto
alta degli italiani all’estero; a Londra
ci sono invece 94.000 italiani iscritti
all’AIRE.