Quando il sindaco della città di Roma Gianni Alemanno si incontrò con il suo omologo londinese Boris Johnson si aspettava di trovare un flemmatico personaggio inglese, ma l’affabilità e la pacca sulle spalle ricevuta dal sindaco della metropoli britannica, gli fece subito cambiare idea. Il carismatico sindaco di Londra va in ufficio in bicicletta e parla quasi benissimo la nostra lingua; la sua prima moglie è stata la figlia della scrittrice e giornalista Gaia Servadio. Boris Johnson è un grande ammiratore dell’Italia ed ha ricordato con grande calorosità che Londra è stata fondata dai Romani che la chiamavano ‘Londinium’, e nella City ci sono ancora le mura che delineavano l’agglomerato romano. Alemanno si trova a Londra per motivi diciamo didattici. Vuole studiare come il suo collega se la cava in vista dei Giochi Olimpici che la capitale della Gran Bretagna ospiterà nel 2012. Roma terrà le Olimpiadi nel 2020 e desidera continuare il sogno olimpico del 1960, quando ospitò con successo le competizioni. Il primo cittadino londinese ha spiegato ad Alemanno l’andamento dei lavori e le varie fasi dell’organizzazione in preparazione del grande evento. “Nei prossimi dieci anni ci attrezzeremo per le Olimpiadi – ha detto Alemanno -. Sarà un’occasione per noi di trasformare la città. Roma deve essere ridisegnata se vogliamo fare un salto in avanti. Abbiamo in programma progetti di pianificazione urbana che prevedono la pedonalizzazione completa del centro storico entro tre anni.