L'AUTOREVOLE
QUOTIDIANO
INGLESE
THE
TIMES
GLORIFICA
IL
BAR
ITALIA
Tre
generazioni
della
famiglia
Polledri
A
vederlo
è un
piccolo
caffè,
con
un
lungo
bancone
ed
al
centro
un’antica
macchina
per
gli
espressi
Gaggia.
Eppure
questo
posto
di
Frith
Street,
nell’arteria
pulsante
di
Soho
(il
quartiere
londinese
famoso
negli
Anni
’50
per
i
suoi
locali
trasgressivi),
ha
tracciato
la
storia
della
comunità
italiana
per
ben
tre
generazioni.
Aperto
dalle
prime
luci
dell’alba
sino
a
tarda
notte
è
sempre
stato
l’emblema
di
Soho
e,
come
ha
scritto
il
quotidiano
‘The
Times’
il
Bar
Italia
“is
as
big
as
the
world”.
Oggi
si
appresta
ad
essere
protagonista
di
un
Musical.
L’ispirazione
è
venuta
a
Dave
Stewart,
famoso
artista
degli
Anni
’80
per
la
sua
banda
Eurythmics.
Dave
Stewart
e
Ian
La
Frenais
-
autore
di
commedie
televisive
come
‘Porridge’
e
‘Likely
Lads’
-
stanno
lavorando
alla
messa
in
scena
di
un
musical
sul
Bar
Italia.
Questo
farà
cambiare
lo
status
di
questo
esercizio
a
conduzione
familiare
in
uno
dei
piu
celebri
caffè
del
mondo.
Dopo
aver
dato
il
suo
nome
alle
note
musicali
della
Britpop
Band
Pulp
ed
essere
stato
interamente
ricreato
in
studio
per
il
film
‘Absolute
Beginners’
con
David
Bowie
e
Patsy
Kensit,
il
Bar
Italia
continua
ad
essere
una
celebrità
per
gli
inglesi.
Gli
snobs
del
caffè
frequentano
il
locale
per
la
segreta
ricetta
di
torrefazione,
i
maniaci
dell’abbigliamento
e
dello
stile,
per
bere
i
capuccini
fatti
dalla
secolare
macchina
di
caffè
a
vapore
Gaggia,
i
fanatici
degli
azzurri
per
vedere
tutte
le
partite
in
diretta
televisiva,
mentre
altri
milioni
di
persone
si
sono
fermate
nel
locale
per
osservare
la
gente
che
passa.
Stewart
aggiunge:
“Questo
locale
è
molto
piccolo,
ma
quello
che
succede
dentro
è
grande
come
il
mondo”.
La
trama
della
commedia
musicale
è
stata
adattata
dal
film
‘Ghosts’
(1990)
interpretato
da
Patrick
Swayze
e
Demi
Moore.
Il
Musical,
prima
di
trasferirsi
nel
West
End
di
Londra,
avrà
la
sua
première
2011,
nella
città
di
Manchester.
Tutto
è
stato
ispirato
dalla
vita
della
famiglia
Polledri
che
ha
aperto
il
Bar
Italia
nel
lontano
1949,
nell’allora
quartiere
tutto
italiano
di
Soho,
per
dare
ai
connazionali
emigrati
un
punto
d’incontro
dove
tra
una
chiacchiera
e
l’altra
sorbire
una
buona
tazza
di
caffè,
durante
la
loro
pausa
di
lavoro
dai
ristoranti
della
zona.
“Il
filo
conduttore
della
commedia
è il
concetto
di
una
famiglia
– ci
dice
Dave
Stewart
-
totalmente
fuori
posto
nel
mezzo
di
Soho
dove
in
quei
tempi
pullulavano
clubs
e
locande
mal
frequentati;
proprio
in
quella
zona
una
piccola
fami
glia,
italiana
e
cattolica,
andava
ad
aprire
un
Coffee
Shop.
È
qui
sorge
la
contro
posizione”.
Antonio
Polledri,
nipote
del
fondatore
Luigi
e
Caterina
ribadisce:
“Negli
Anni
Settanta
mi
recavo
con
mio
padre
nel
locale
e
qui
entravo
in
un
altro
mondo.
Sembrava
di
entrare
nelle
scene
di
films
come
‘Il
Padrino’
o
nel
quartiere
del
Bronx
di
New
York;
i
maltesi
e
gli
italiani
di
solito
gironzolavano
sui
marciapiedi,
alcuni
con
i
vestiti
rigati
e le
scarpe
bianche
e
nere
(con
i
famosi
spats).
Quelli
che
mio
padre
mi
presentava
avevano
tutti
un
soprannome.
È
stato
davvero
un
periodo
colorito”.
Sin
da
quando
Luigi
Polledri
convinse
il
duo
americano
Abbott
e
Costello
a
scendere
giù
in
bicicletta
per
pubblicizzare
la
loro
commedia,
il
Bar
Italia
diventò
una
specie
di
calamita
che,
nel
corso
degli
anni,
ha
attirato
la
gente
famosa,
residente
o di
passaggio
a
Londra.
Sono
stati
tantissimi
i
clienti
famosi
del
Bar
Italia
sin
dalla
sua
apertura.
Tra
questi
ve
ne
citiamo
alcuni:
Primo
Carnera,
Rocky
Marciano,
Ford
Coppola,
Sade,
Neneh
Cherry,
Harvey
Keytel,
Kylie
Minogue,
Jarvis
Cocker.
Senza
dimenticare
le
numerosi
celebrità
sportive,
artistiche
e
culturali
italiane,
oltre
naturalmente
a
Dave
Stewart,
la
cui
fantasia
ha
elevato
il
Bar
Italia
all’Olimpo
degli
Dei.