Fermate la
speculazione
e la
chiusura del
tempio
dell'ippica
italiana
B
isogna
disapprovare
quando sta
accadendo
oggi nel
settore
ippico. Che
l'Inghilterra
sappia.
L'intera
ippica
italiana
rischia di
essere
chiusa per
sempre.
Questo è
l'allarme
lanciato
dagli amici
e
protagonisti
del celebre
e rinomato
IPPODROMO DI
SAN SIRO. Il
famoso
Ippodromo di
San Siro,
quel simbolo
italiano,anima
pulsante
presente in
tanti films
d'autore,
potrebbe
infatti
restare un
amaro
ricordo
dell'Italia
che galoppa.
E, dire che
Ippodromo
di San Siro
è bello,
enorme vive
di un
entaurage
appassionato,
destinato a
sviluppare
nuove
energie, il
tutto in
un'Italia
del
grattino,
che mina
queste
glorie del
passato.
Questo
perchè la
Snai
(proprietaria
dei terreni
dell'Ippodromo
di Milano)
vuole
vendere la
pista di
allenamento
Maura ed il
circuito del
trotto e
vuole
cementificare
alcune aree.
Milano
perderebbe
così non
solo un
polmone
verde ma più
di 1000
persone
perderebbero
il lavoro.
Intanto a
Roma la
riunione
della
Commissione
U.N.I.R.E.
(Ente
Nazionale
Incremento
Razze
Equine) e il
Ministero
per le
Politiche
Agricole,
avevano
stabilito
che fino al
1 marzo non
si corresse
più a San
Siro. La
finalità
dell'UNIRE
dovrebbe
essere
quella di
tutelare gli
ippodromi, i
proprietari
e i centri
di
allenamento.
Purtroppo
negli ultimi
anni si è
creata molta
confusione
che è andata
solo a
discapito
degli
addetti ai
lavori e
degli amanti
italiani
dell'ippica.
Per questo è
sorto il
Comitato per
la Difesa di
San Siro.
Aiutateci a
fare in modo
che i
terreni
dell'Ippodromo
di San Siro
non vengano
venduti. In
sostanza
vogliamo
dismetterlo.
Sarebbe come
dice spesso
Maria
Sacco:togliere
la Scala a
Milano. Un
vero peccato
rispondono
gli italiani
all'estero.
È proprio
dalla
passione che
sospinge
questi
campioni
dell'ippica,
si
percepisce
anche il
sudore dei
cavalli e di
persone che
lavorano
all'ippodromo,
che si
alzano tutti
i giorni
alle cinque
del mattino.
Alcuni di
loro hanno
70 anni e
muovono e
allenano
ancora i
cavalli. C'è
sicuramente
del magico
in questo
posto. Una
realtà fatta
di persone
che amano i
cavalli. Un
po'
all'antica,
dove si
respirano:
cavalli,
vittorie
storiche,
mood di
altri tempi.
Peccato che
vogliono
darlo via.
Sarebbe una
catastrofe.
Malgrado
ciò, non può
perdersi
come
esperienza
umana (ma
anche
storica
italiana)
l'esaltazione
della
bellezza e
della
plasticità
della
potenza di
un cavallo
in corsa,
soprattutto
se si parla
del San Siro
e di tutto
quello che è
alle sue
spalle. La
Comunità
Italiana di
Londra e
tutti i
deputati e
senatori
eletti
all'estero
avvertono la
necessità di
fronteggiare
e combattere
l'imperialismo
del cemento
e
dell'inerzia
italiana.
Anticipatamente
ringraziamo
tutti quelli
che hanno a
buon cuore
la sorte di
San Siro:
Maria Sacco,
presidente
del Comitato
di Difesa e
Presidente
Allenatori
Galoppo di
Milano
nonchè
storica
fantina
degli anni
70. E poi i
fantini, i
maniscalchi,
i
veterinari,
gli addetti
alle piste
ovviamente
tutti i
cavalli!